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      Garkuscia, comandante del gruppo speciale dell'esercito machnovista, ucciso nel 1920; Koliada, membro dello stato maggiore; Dermengi, comandante del servizio collegamenti; Pravdà comandante dei carriaggi; Bondaretz, comandante di tutta la cavalleria, ucciso nel 1920; Ciubenko, comandante del distaccamento guastatori; Brovà, comandante del gruppo speciale; Domascenko, comandante dello stato maggiore; Zabudko, comandante del gruppo speciale; Tychenko, comandante della sezione approvvigionamenti; Buryma, comandante del distaccantento guastatori87; Ciumak, tesoriere dell'esercito; Krat, amministratore ed economo; ecc. ecc. Tutti costoro usciti dal grembo della massa lavoratrice nel periodo più rivoluzionario ed eroico della sua vita, parteciparono al movimento insurrezionale con tutte le loro forze e sino all'ultimo giorno.
      CAPITOLO XIIIMACHNOVISMO E ANARCHISMO
      L'anarchismo comprende due mondi: il mondo della filosofia, degli ideali e il mondo delle realizzazioni pratiche, delle azioni. I due piani sono in istretto legame fra loro. La classe operaia militante è generalmente più vicina al lato concreto, pratico, dell'anarchismo, il cui principio fondamentale è l'iniziativa rivoluzionaria dei lavoratori per la propria Liberazione, dal quale poi discendono naturalmente il principio della negazione dello stato e quello dell'autogoverno dei lavoratori nella nuova società. Tuttavia sino a oggi, nella storia della lotta proletaria, non troviamo alcun esempio di un movimento anarchico di massa che sia stato genuinamente fedele ai suoi principi.


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Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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