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      Tutti coloro che amano l'anarchismo e si distinguono anzitutto per la loro devozione alle classi lavoratrici debbono organizzarsi e formare un solo corpo: cosģ verrą eliminata la zavorra, cioč gli elementi disorganizzatori che oggi vivono nell'anarchismo.
      L'anarchismo non č una mistica, non č un discorso sul bello, non č un grido di disperazione. Č grande, innanzi tutto, per la sua devozione all'umanitą oppressa. L'anarchismo č la veritą e la giustizia delle masse, il loro eroismo, la loro forza di volontą, nel momento presente č l'unica dottrina sociale cui le masse possono appoggiarsi con fiducia nel corso della loro lotta. Ma per giustificare questa fiducia l'anarchismo non deve essere soltanto una grande idea nč gli anarchici i suoi platonici assertori. Č necessario che gli anarchici partecipino costantemente al movimento delle masse, siano i lavoratori del movimento rivoluzionario delle masse: solo cosģ esso respirerą pienamente l'atmosfera degli ideali anarchici. Con niente non si ottiene niente: ogni opera esige sforzi e sacrifici continui. L'anarchismo deve trovare unitą di volontą e d'azione, deve porsi dinanzi una precisa rappresentazione dei suoi compiti storici. L'anarchismo deve entrare nella massa e fondersi in lei.
      Quantunque il machnovismo sia nato e cresciuto indipendentemente, fuori dall'influenza delle organizzazioni anarchiche, il suo destino e il destino dell'anarchismo nella presente societą russa sono uniti e strettamente interdipendenti. L'essenza stessa del machnovismo splendeva di luce anarchica e richiamava naturalmente l'anarchismo.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi