Questo gruppo fu in istretto contatto con il machnovismo fin da quando il movimento prese inizio.
Alla fine del 1918 e al principio del 1919 nella regione machnovista si organizzarono diversi gruppi di anarchici, che cercarono di legarsi al machnovismo. Tuttavia alcuni di loro, come ad esempio quello della città di Berdiansk non furono all'altezza del loro compito e al movimento non portarono che un contributo negativo. Fortunatamente il movimento era tanto sano, che passò oltre...
Al principio del 1919 si trovavano a Guliai-Pole, oltre ai contadini anarchici più in vista come Machnò Karetnik Marcenko Vasilevski e altri nativi del luogo, anche anarchici venuti dalle città e appartenenti a organizzazioni note, come Burdyga, Michalev-Pavlenko, ecc. Lavoravano al fronte oppure in unità partigiane dell'interno.
Nella primavera del 1919 giunsero a Guliai-Pole dei compagni che si dedicarono sopratutto alla organizzazione del lavoro culturale ed educativo: pubblicarono il giornale «La via della libertà», organo principale del movimento machnovista, e crearono l'unione anarchica di Guliai-Pole, che cominciò subito a lavorare nell'esercito e tra i contadini. In questo stesso tempo nacque a Guliai-Pole l'organizzazione anarchica «l'Allarme». Essa operò in istretto contatto con i machnovisti, li aiutò alla diffusione della cultura e pubblicò l'organo che si chiamò appunto «l'Allarme». Dopo un po' di tempo questa organizzazione si fuse con l'unione anarchica di Guliai-Pole.
Nel maggio del 1919 arrivò a Guliai-Pole, proveniente da Ivanovo-Voznesensk, un gruppo di circa 36 operai anarchici, fra cui Cerniakov e Makeev, notissimi nel movimento anarchico.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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