Dal principio del 1918 al giugno 1919, vi furono nella regione condizioni ottime per un lavoro positivo; il fronte era a 200-300 verste, quasi sotto Taganrog, e una popolazione di molti milioni di uomini, sulla superficie di 8 o 10 distretti, era abbandonata a se stessa.
Ma dopo il giugno 1919 gli anarchici potevano lavorare soltanto sul terreno militare; poichč, esposti ad attacchi continui e da tutti i lati, dovevano ogni giorno spostarsi. In queste condizioni gli anarchici entrati nell'esercito fecero tutto quanto era nelle loro forze: alcuni, come Makeev e Kogan, si misero nei reparti combattenti; la maggior parte si occupņ del lavoro culturale fra gli insorti e nei villaggi per cui passavano i machnovisti. Tuttavia non si trattava di un lavoro veramente creativo fra le masse, nel senso pieno della espressione. La situazione militare lo limitava quasi esclusivamente a una forma di agitazione di breve durata. A un'opera positiva e costruttiva non c'era neppure da pensare. Soltanto in rari casi, come quando furono occupati Aleksandrovsk Berdiansk Melitopol ecc. o altri distretti, gli anarchici e i machnovisti ebbero il tempo di indicare un lavoro costruttivo in senso pił concreto. Ma le incursioni militari che si rovesciavano di nuovo ora da nord ora da sud, ripulivano il terreno appena coltivato, cosģ ch'era necessario limitarsi ancora alla mera agitazione e alla propaganda fra gli insorti e i contadini. Le condizioni di quel momento erano contrarie a un vasto lavoro costruttivo fra le masse.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Taganrog Makeev Kogan Aleksandrovsk Berdiansk Melitopol
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