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      Allo stesso modo stermineremo senza pietą i signori polacchi, che avanzano a soffocare la nostra rivoluzione, a privarci delle conquiste che abbiamo gią raggiunto.
      Noi combattiamo contro ogni autoritą e ogni oppressione, da qualsiasi parte vengano.
      I nostri nemici naturali e irreducibili sono i latifondisti e i capitalisti di tutte le nazioni, i generali e gli ufficiali denikiniani, i signorotti polacchi e i commissari bolscevichi. Tutti costoro noi vogliano punire senza pietą, uccidere come nemici della rivoluzione compiuta dal popolo lavoratore.
      Ma voi, compagni dell'armata rossa, siete per noi come fratelli, coi quali vorremmo condurre la lotta per una vera liberazione, un vero regime sovietico, senza l'oppressione del partito e dell'autoritą.
      I soldati dell'armata rossa che cadono in nostre mani noi li liberiamo subito, oppure li accogliamo nelle nostre file quando essi stessi lo desiderino.
      Abbiamo gią liberato migliaia di uomini dell'armata rossa, fatti prigionieri nelle numerosissime battaglie da noi sostenute: molti altri combattono ora con assoluta dedizione nelle nostre file.
      Non credete, compagni dell'armata rossa, alle favole dei vostri commissari, che noi machnovisti uccidiamo i soldati dell'armata rossa. Sono volgari menzogne.
      Quando vi spingono contro i machnovisti, non insozzatevi le mani, compagni dell'armata rossa, con il sangue dei vostri fratelli. All'inizio della battaglia uccidete i vostri capi e senza far uso delle armi venite a noi. Vi accoglieremo come fratelli: insieme costruiremo agli operai e ai contadini una vita libera e giusta, insieme lotteremo contro tutti gli oppressori e i vessatori del popolo lavoratore.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi