In tutti gli altri casi voi non siete nulla per loro e loro non vi tengono in nessun conto. Vi asserviscono, vi mobilitano, vi comandano, vi dirigono. Vi distruggono. E voi, oppressi, sopportate pazientemente gli orrori le punizioni le violenze gli arbitri commessi dai carnefici comunisti, che possono essere vinti soltanto dalla vostra energia rivoluzionaria, solo da una vostra generale protesta, da una ribellione di tutto il popolo. A questa vi chiamano i vostri fratelli, contadini e operai come voi, morenti sotto i colpi degli assassini rossi, che con la forza delle armi gli tolgono bestiame grano e ogni alimento, per inviarlo in Russia. Essi, i vostri fratelli pił vicini, congedandosi dalla vita e da quel luminoso avvenire al quale noi tutti tendiamo, vi pregano di salvare la rivoluzione la libertą l'indipendenza. Ricordate, fratelli contadini e operai, che se non sentite oggi in voi l'amore alla pił intera libertą e all'indipendenza, domani non potrete pił decidere da soli il vostro destino, nč essere gli artefici della vostra fortuna, nč i padroni delle ricchezze della vostra terra e dei frutti del vostro lavoro.
Questo faranno per voi i padroni che non avete chiamato, gli intrusi: i comunisti bolscevichi. Per sbarazzarsi di questi padroni e di questi signori che non hanno voluto, i contadini debbono fare ogni sforzo per convocare segretamente, in ogni comune e in ogni regione, i loro congressi, nei quali discuteranno e prenderanno decisioni sui problemi essenziali del momento, provocati dalla irresponsabilitą e dalla violenza dittatoriale dei banditi comunisti.
| |
Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Russia
|