Compagni lavoratori cosacchi! Per due anni avete sofferto sotto il giogo del generale tzarista Denikin. Per due anni i latifondisti e i padroni, vostri naturali nemici, vi hanno costretto a difendere gli interessi dei ricchi e degli oppressori del popolo lavoratore. Per due anni avete patito umiliazioni, mentre i signori accumulavano ricchezze col vostro sudore e il vostro sangue, banchettavano, si divertivano a spese vostre. Per due anni sul Don e nel Kuban sono corse lacrime e si č versato il sangue dei lavoratori della falce e del martello. Per due anni nel vostro paese la rivoluzione č stata contenuta e soffocata, lavoratori cosacchi.
Ma con i vostri sforzi, compagni, č stato in fine abbattuto il giogo di Denikin e della sua cricca; sul Don e nel Kuban la rivoluzione ha trionfato di nuovo.
Tuttavia, compagni, non vi eravate ancora rimessi dalle sofferenze patite sotto l'imperio di Denikin, quando nuovi oppressori vennero nei vostri paesi. Il partito comunista bolscevico, impadronitosi del potere, ha mandato nei vostri paesi e nei vostri villaggi i suoi commissari e gli agenti della Ceka, i quali, come i poliziotti tzaristi, si burlano di voi, lavoratori cosacchi.
Come sotto Denikin anche oggi le squadre di punizione inviate, dall'autoritą bolscevica vi tolgono il grano e il bestiame, vi portano via i figli, e se tentate di protestare contro queste violenze, vi battono, vi mettono in prigione e persino vi fucilano.
Dunque, compagni lavoratori cosacchi, vi siete ribellati a Denikin, per accettare ora un nuovo giogo, quello dei comunisti bolscevichi?
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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