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      Avete versato il vostro sangue, per consentire ai commissari e agli agenti dell'autoritą di guidarvi di soffocarvi di opprimervi?
      Udite, fratelli, quello che noi, contadini rivoluzionari machnovisti, vi diciamo. Anche noi, dopo la rivoluzione, hanno oppresso molte autoritą e molti partiti. Su noi hanno tentato di regnare prima gli invasori austro-tedeschi d'accordo con lo hetman, poi l'avventuriero Petliura, quindi i comunisti bolscevichi, infine il generale Denikin. Ma in poco tempo noi gli abbiamo tolto il desiderio di continuare nella loro opera e, come certamente avrete sentito, gią nell'estate del 1918, sotto la guida di un contadino di Guliai-Pole amico dei lavoratori, l'anarchico rivoluzionario Nestor Machnņ, - che le autoritą tzariste avevano rinchiuso nelle galere per dieci anni a causa del suo amore per i lavoratori - siamo insorti, abbiamo cacciato le bande austro-tedesche e da ormai due anni lottiamo contro tutti gli oppressori del popolo lavoratore. Oggi conduciamo una guerra implacabile contro gli agenti e i commissari dell'autoritą bolscevica, uccidendoli o cacciandoli dalle nostre terre.
      Le file dei nostri reparti, dei reparti formati dagli insorti rivoluzionari, crescono ogni giorno. Tutti gli oppressi e gli offesi vengono con noi; non č lontano il giorno in cui nella nostra terra tutto il popolo si solleverą e caccerą il governo di quei ciarlatani politici di bolscevichi, proprio come ha cacciato Denikin.
      Ma noi, quando ci saremo liberati dagli oppressori bolscevichi, non conferiremo pił a nessuno alcuna autoritą su di noi, poichč noi machnovisti pensiamo che il popolo lavoratore ha ormai cessato di essere quel gregge di pecore che chiunque puņ trascinare dove vuole.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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