I compagni furono costretti a proclamare lo sciopero della fame per poter ottenere o un processo o la scarcerazione. Lo sciopero si protrasse per sette od otto giorni, dopo i quali furono liberati, poichč lo stesso capo della sezione di polizia, il caposquadra Dzerzhinski, non osņ accusare i nostri compagni nč di banditismo, nč di quelle azioni che normalmente si attribuiscono agli anarchici.
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IL COMPAGNO VOLIN IN PRIGIONEIn una prigione di Mosca č ancora chiuso il nostro amico e compagno VOLIN, che prese parte attiva al movimento insurrezionale al tempo della lotta contro Denikin e fu arrestato dagli oppressori «comunisti» sin dal dicembre dello scorso anno.
Abbasso tutti i carcerieri e tutti gli oppressori!
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UN MACHNOVISTA PARLA DI UNA SOCIETĄ
ORGANIZZATA DAI LAVORATORINoi partigiani machnovisti abbiamo sempre sostenuto che soltanto l'opera attiva delle masse puņ trarre la rivoluzione dal vicolo chiuso in cui si trova e metterla sulla giusta via. Come esempio noi abbiamo indicato quella rete di organizzazioni create dalla massa nel 1917, quando era ancora piena di fede e di entusiasmo rivoluzionario.
I partiti politici autoritari, invece, volendo fare sulla massa ogni sorta di esperimenti, hanno ucciso tutte le forze del lavoro vive e attive. Oggi i partiti, mostrando l'indifferenza delle masse, dicono che le masse sono un gregge inerte che non vuol curarsi della propria esistenza: solo i comunisti bolscevichi, soltanto i socialisti rivoluzionari, soltanto loro possono dare tutto ai contadini e agli operai.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Dzerzhinski Mosca Denikin
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