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      ...I lavoratori di tutto il mondo non hanno ancora detto, fortunatamente, la loro ultima parola. Accetterebbero, liberandosi da una autoritą, di mettersi sotto il giogo di una nuova soggezione dispotica, pił raffinata, altrettanto crudele (se non pił) di quella che volevano scuotersi di dosso? No. I lavoratori di tutto il mondo sanno chiaramente che il loro scopo sacro č di ridurre in polvere questa nuova violenza, come le altre.
      Vivere fraternamente, liberi da ogni soggezione servilismo dipendenza, ecco tutto l'ideale dell'anarchismo, che comporta la sana natura dell'uomo».102
      A differenza di tutti i generali a ritiro che conservano anche nella vita civile, con una gelosia stretta quanto č angusto il loro cervello, l'aspetto marziale, e si riconoscono facilmente quando passeggiano per le strade, impettiti, con il loro bastoncino che fieramente alzano ed abbassano come per impartire ancora ordini, come per conservarsi l'abitudine alla spada, simbolo del comando, Nestor Machnņ non aveva nč tale aria marziale nč la parlata perentoria di chi č abituato a farsi ubbidire senza discussione. Egli era proprio un uomo come tanti altri che passano per la via.
      Non portava, sopratutto da quando venne a Parigi, quella giubba chiusa fino al collo, con la quale lo si vede riprodotto nelle fotografie pił conosciute, che gli dava veramente una certa aria militare. Nč dal suo aspetto nč dalle sue abitudini e nemmeno dal suo «interno», che purtroppo quando c'č non tarda mai ad affiorare, nulla lasciava anche lontanamente immaginare il suo passato di comandante di formazioni militari abbastanza importanti.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




Nestor Machnņ Parigi