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      Se servono per dolce, spolverizzatele calde con zucchero a velo.
     
     
      155. PASTA SFOGLIA A METÀ
     
      Metà burro del peso della farina e di più un pezzetto dentro la pasta. Pel resto vedi il numero precedente.
     
     
      156. PASTELLA PER LE FRITTURE
     
      Farina, grammi 100.
      Olio fine, una cucchiaiata.
      Acquavite, una cucchiaiata.
      Uova, n. l.
      Sale, quanto occorre.
      Acqua diaccia, quanto basta.
     
      Spegnete la farina col rosso d'uovo e cogli altri ingredienti, versando l'acqua a poco per volta per farne una pasta non troppo liquida. Lavoratela bene col mestolo, per intriderla, e lasciatela in riposo per diverse ore. Quando siete per adoperarla aggiungete la chiara montata. Questa pastella può servire per molti fritti e specialmente per quelli di frutta ed erbaggio.
     
     
      157. PASTELLA PER FRITTI DI CARNE
     
      Stemperate tre cucchiaini colmi di farina con due cucchiaini d'olio, aggiungete due uova, una presa di sale e mescolate bene.
      Questo composto prenderà l'aspetto di una crema scorrevole e servirà per dorare i fritti di cervello, schienali, animelle, granelli, testicciuole d'agnello, testa di vitella di latte e simili. Queste cose, quali più, quali meno, secondo la natura loro, scottatele tutte, compresi il cervello e gli schienali che bollendo assodano; salate l'acqua e aggiungete un pizzico di sale e una presa di pepe quando le ritirate dall'acqua. I granelli tagliateli a filetti nella loro lunghezza; gli schienali teneteli lunghi mezzo dito all'incirca; le animelle, se sono d'agnello, lasciatele intere; i cervelli fateli a tocchetti grossi quanto una noce, e tenetevi per le teste a un volume alquanto maggiore.


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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Manuale pratico per le famiglie (790 ricette)
di Pellegrino Artusi
pagine 583