Pagina (277/583)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora prendete uno degli stampi appositi da pasticcio, di forma rotonda, e servendovi della pasta descritta al n. 372, incassatelo; ma quando avrete distesa per bene la pasta tanto sul fondo che intorno allo stampo foderatela con fettine di lardone sottili come un velo e dopo riempito fategli il suo coperchio regolandovi pel resto come il pasticcio di cacciagione n. 370.
      Se lo desideraste pił signorile non riempite lo stampo fino alla bocca e nel vuoto versateci, dopo cotto, un po' di gelatina n. 3 e servitelo freddo con altra gelatina a parte.
      Basterą per otto persone.
     
     
      372. PASTICCIO DI LEPRE
     
      Chi non ha buone braccia non si provi intorno a questo pasticcio. La natura arida delle carni della bestia di cui si tratta e il molto ossame, richiedono una fatica improba per estrarne tutta la sostanza possibile, senza di che non fareste nulla di veramente buono.
      Quello che qui vi descrivo fu fatto alla mia presenza, nelle seguenti dosi e proporzioni sulle quali, regolandovi, ritengo non sia il caso di sciupare i vostri quattrini.
     
      Mezza lepre, senza testa e gli zampucci, un chilogrammo.
      Magro di vitella di latte, grammi 230.
      Burro, grammi 90.
      Lingua salata, grammi 80.
      Grasso di prosciutto, grammi 80.
      Prosciutto grasso e magro, tagliato grosso mezzo dito, grammi 50.
      Detto, tagliato fine, grammi 30.
      Tartufi neri, grammi 60.
      Farina per la balsamella, grammi 30.
      Marsala, decilitri 3.
      Uova, n. 2.
      Latte, mezzo bicchiere.
      Brodo, quanto basta.
     
      Dalla lepre, dopo averla lavata ed asciugata, levate grammi 80 di magro dal filetto o altrove e ponetelo da parte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
Manuale pratico per le famiglie (790 ricette)
di Pellegrino Artusi
pagine 583