Pagina (89/890)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Mentre si passava accanto alla chiesa, si notò tuttavia che dalla parte socchiusa balenava un po' di chiarore. Il sor Virginio mette il capo dentro per vedere che succedeva, e poi tosto si tira addietro per dare il passo al prete che usciva accompagnato da un ragazzo con un pezzo di torcetto acceso; e quattro o cinque persone seguivano:
      - Che è? che è stato?
      - Andrea Pigna sta a minuti, ché n'ha una delle buone nelle coste.
      Cosí rispondeva un vecchietto, ed alzando le mani e dimenandole all'aria aggiungeva:
      - Che poco inferno vorrà far Natale che l'aveva come fratello... - e via dietro il prete, esso, ed anche noi, per vedere come stava questo caso.
      In pochi minuti si fu alla casa d'Andrea, in un vicolo oscuro e fuor di mano; sull'uscio bisbigliavano alcune donne: qualche vicino era alla finestra, ed intorno tutto cheto. S'entrò.
      Andrea, robusto giovanotto di vent'anni, complesso come un atleta, era buttato di traverso sul letto. La camicia, stracciata sul petto, lasciava scorgere una ferita sotto la poppa sinistra. I panni, il letto, il pavimento, tutto imbrodolato di sangue. Un macello vero. Stava ritta reggendo il capo al momento la madre, donna che non arrivava ai quaranta, i suoi bei lineamenti erano ottenebrati da un dolore profondo, non punto fiacco, ma fiero e terribile. Poco ho visto piangere da quelle parti ed essa non piangeva.
      Già era corso al caso il giudice, per udire la deposizione e fare un poco di processo verbale. Quando si giunse, noi udimmo che dirigeva al ferito le solite domande, e l'altro con molto affanno, ma pure con voce abbastanza valida, tratto tratto rispondeva.
      Il prete e noi ci tirammo da un lato, non vedendosi imminente urgenza al modo col quale ancora parlava, ed il magistrato venne all'interrogazione importante:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Virginio Pigna Natale Andrea