Il senso religioso era vero e profondo generalmente, ed il culto cattolico contava fra i suoi stessi oppositori assai piú empi certamente che non miscredenti.
Predicò nella quaresima del 1784, in San Giovanni, un frate che il manoscritto dice essere stato l'uno de' due, o padre Denobili o Casati. Mio padre l'udí, e si convinse essere suo stretto dovere il mutare vita. Come sappiamo, per lui scoprire un dovere ed adempierlo a costo di qualunque sacrifizio, era una stessa cosa. Dall'oggi al domani, senza curarsi di critiche, di derisioni e forse di rimproveri e di trafitture di cuore, si diede alla professione assidua del principio cattolico, della sua morale e del suo culto, spinto alle piú minute applicazioni; e tale dipoi sempre si mantenne fermo e costante sino all'ultimo del viver suo.
In un animo cosí risoluto, cosí schivo dal tentennare in ogni cosa, la fede divenne tosto assoluta e profonda certezza. Egli cosí si provvide, per le traversie amarissime che l'aspettavano, il piú valido de' conforti; quello di credere che pel vero cristiano il male del Mondo presente e la moneta che paga il bene infinito del mondo avvenire.
Beato chi si sente proprio sicuro d'un cosí ricco patto! Ma purtroppo in fatto di credere, le aspirazioni, i desideri non bastano!
L'uomo crede quello che può, e non quello che vuole!
E Dio che lo sa, non vorrà l'impossibile come vogliono gli uomini, né sarà crudele come son loro.
La parola conversione suona oggi all'orecchio quasi come un vocabolo di antiche leggende di santi. Dove mai oggidí fra noi si vide o s'udí parlar di una di quelle patenti e rumorose conversioni che ricordano san Francesco, san Benedetto, san Girolamo, ecc. ecc.? Invece, l'esaltazione religiosa è frequente nelle razze anglosassone e tedesca.
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