Se vedessimo quest'inquilini non finir mai d'inventare chiavistelli, serrami, fodere di ferro alle loro porte, e non andassero mai fuor dell'uscio né sui pianerottoli delle scale senz'avere alla mano e coltelli e stocchi e pistole; quand'anche s'invitassero a vicenda talvolta, quand'anche, incontrandosi, si sprofondassero in proteste e riverenze, vorremmo dir che in questa casa la civiltà cristiana fosse giunta al suo culmine.
E l'Europa d'oggi non sta forse precisamente nello stato di questa casa?
CAPITOLO VI
Poiché mi trovo còlto da una digressione, vediamone la fine.
E se gl'inquilini suddetti, quelli che abitano, divisi in famiglie, i vari appartamenti del gran edifizio chiamato Europa, se avessero avuto quand'eran bambini chi s'occupasse non solo d'istruirli ma anche d'educarli; non solo di sviluppare la loro intelligenza ma altrettanto di aprir loro il cuore al senso del vero, del buono e del giusto, vogliamo dire che ciò non avrebbe condotto a nessuna economia, né di corazze, né di cannoni rigati e, meglio ancora, di carceri penitenziarie e di patiboli?
Io non son quacchero, non credo al regno de' Santi, non appartengo alla società della pace perpetua: accetto gli uomini, non potendo fare altrimenti, coi loro sette peccati mortali, e credo che vi saranno sempre, piú o meno, fra loro, delitti, quistioni e picchiate.
Ma è appunto sul piú o meno che s'aggira la discussione.
È un sogno la pace assoluta, e un sogno il ritorno all'età dell'oro. Lo concedo. Ma per questo s'avrà da dar del matto a chi si preoccupa del modo onde diminuire le occasioni di tutti quei malanni che si scatenano sugli uomini pel grave squilibrio che esiste fra l'istruzione delle intelligenze e l'educazione dei cuori?
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Europa Europa Santi
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