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      Uno dei maggiori danni di quello che mi venne applicato, consisteva nel togliere rispetto alle cose rispettabili, quali sono la vera e sincera persuasione circa il soprannaturale e la morale.
      Come potevo io sentir rispetto pel culto della Madonna nera d'Oropa e pel mio prete che ne vedevo fanatico?
      Egli operò sull'animo mio, in piccolo, ciò che ha operato in grande Roma sull'animo delle generazioni. Rendere impossibile il rispetto a forza di farne abuso.
      L'autorità religiosa e l'autorità politica dominanti in Europa nell'età moderna, col rendere impossibile agli uomini il rispettarle, vennero ad operare quel rinnovamento d'idee e di cose generale, profondo, irrefrenabile, nel quale la rivoluzione propriamente detta figura la locomotiva, ed il buon senso universale figura il freno che ci salva dal romperci il collo.
      Ma in questo gran ribollimento di tutti gli elementi sociali, il senso del rispetto, preso in astratto, se ne andò in fumo. Le nuove generazioni provano smanie, amori, furori di moda, per uomini o per cose, ma rispetto, non lo provano, si può dire, per nessuno e per nulla; e a considerare il passato ed in parte il presente, la cosa si capisce.
      Ora tocca all'educazione (se si vuol pure ricondurre il mondo a condizioni ordinate e normali) il riporre al suo luogo questo fecondo e nobile sentimento del cuore umano, il rispetto per ciò che è rispettabile, senza il quale diviene inutile uno dei maggiori istrumenti del bene: l'esempio; né vi può esistere verun ordine legale fortemente stabilito.
      Si citano volentieri i Romani, i Greci. Quando s'ha da portar in cielo qualche assassino o qualche ambizioso, sempre si mettono avanti i Gracchi, e i Bruti, e Cassio, e tanti altri.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





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