Se quella grande, nobile, generosa e simpatica nazione potesse riuscir a barattare la sua vanità in altrettanto buono e bello orgoglio, come quello dei suoi vicini oltre Manica, allora sí, sarebbe davvero la prima delle nazioni passate, presenti e future.
Ed ho tanta opinione di quel popolo, che non dubito punto non si vada disponendo a fare, un giorno o l'altro, il detto baratto. Certo si è, che non solo, come dissi, l'esercito, ma anche gli impiegati civili ed i semplici cittadini sono in progresso, dall'epoca della caduta del Primo Impero; e tutti sappiamo quali grate memorie abbia lasciate in Italia il corpo d'occupazione francese che ripassò i monti tre anni sono.
Sotto il primo Impero invece si gridava loro dietro come la botta all'erpice (proverbio toscano) -senza ritorno. - Diciamo la parola propria: l'insolenza militare e l'alterigia civile di quel tempo era intollerabile, e ne ho delle vive reminiscenze. Non mi scorderò mai d'una scena accaduta in casa, appunto quando l'esercito francese era in piena ritirata verso il Mont Cenis.
Un Maggiore o Colonnello aveva avuto il biglietto d'alloggio in casa Azeglio. Fin qui andava in regola; in tali frangenti tutti devono prestarsi pel loro municipio. Ma la cosa meno in regola fu, che avendo mio padre preso un quartiere decente a pigione in una locanda per non aver disturbi in famiglia (mia madre era sempre malaticcia e noi ancora piú o meno ragazzi), l'uffiziale non se ne volle contentare, e pretese prender d'assalto il nostro quartiere dove s'abitava, mettendo la casa a romore con grida, parolacce e via via.
Quel brav'uomo si capisce che in quei momenti dovesse sentirsi di malumore; ma qui aveva torto.
Ho presente ancora mio padre, che, articolo pazienza, non era famoso, uscirgli incontro al sommo della scala, e pigliarlo in petto alla prima e farlo tornare indietro.
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