Se, per esempio, si desiderava da parecchi giorni la sua comparsa - che alle volte si scordava per un pezzo che si fosse al mondo - veniva deciso in consiglio che bisognava fare un esempio.
Si disponeva allora un catafalco di cavalletti, sedie, telai in modo che non potessero però succeder danni; e poi una spinta, e giú tutto per le terre, che pareva rovinasse la casa. Il povero Martino vedeva già i suoi quadri sfondati: e, le dico io, che sbucava fuori in un lampo! Naturalmente era preparata la risposta al "Coss'è stato?" ansioso che lanciava, tirando il catenaccio, nella camera della sua esposizione.
Come vede, se l'istinto birichino non era piú il padrone di casa mia, neppur però poteva dirsi affatto fuor dell'uscio. Già un grano ne' giovani dà grazia, ed in me non era certamente in dose maggiore. Il mio morale principiava a dare lontani segni di volersi maturare. Io mi sono maturato adagissimo, non mi sono sentito diventare uomo, non sono giunto a formarmi forti persuasioni, né a concepire idee nette e fondate circa la maggior parte dei fenomeni morali, sociali e politici piú importanti, se non tardissimo. Questa tardità è forse inerente al mio intelletto: forse essa è nata dal bisogno che naturalmente ho sempre provato di conoscere il vero, per quanto si può, su tutto, senza potermi né contentare della probabilità, né rassegnare per culto all'autorità. A volere da sé rendersi ragione di tutto, ci vuol tempo. A quei giorni questo lungo e spinoso lavoro lo incominciavo appena; diciamo inoltre che non era la mia età quella del raziocinio, ma quella dell'affetto e della passione.
Io che ero destinato a provarne delle ardentissime in piú di un genere, mi trovavo allora in un curioso stato: sentivo tutta la forza della passione, ma senza oggetto che le desse corpo, anima e vita.
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Martino
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