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      Se un individuo è capace di produrre un dato effetto che può essere contemporaneamente goduto da due mila persone; se queste due mila persone sono tutte felicissime di pagare per godere di questo dato effetto uno scudo a testa; vorrei sapere quale ingiustizia ci sia se un felice mortale può cosí in poche ore guadagnare due mila scudi.
      Ma quando la gente stacca i cavalli alle ballerine, e sostituisce bestie bipedi alle bestie quadrupedi; quando si decretano onori e distinzioni solamente pei trilli e gli entrechats, allora i generali, gli economisti, gli amministratori d'uno Stato hanno diritto di lagnarsi, e allora solo v'è ingiustizia.
      E non crederà, spero, ch'io abbia in dispregio né l'arte del canto e del ballo, né chi le professa onoratamente. No; ma ecco appunto un esempio della convenienza d'avere una scala esatta e da tutti accettata dello stimabile.
      La professione di generale, d'amministratore ecc., è piú stimabile di quella di ballerina, tenore, ecc., e perché?
      In primo luogo perché è piú utile, in secondo luogo perché il mettersi ad un mestiere molto faticoso e di poco guadagno per servire i veri ed essenziali interessi del proprio paese, è un atto piú nobile e piú virtuoso di quello di tenere allegro il pubblico, e l'esporsi a ricevere pubblicamente mortificazioni ed oltraggi senza possibilità di farsi rispettare, unicamente per guadagnarsi molti denari.
      Uno dei segni piú certi della decadenza d'un popolo è la stima esagerata per coloro che gli si offrono in spettacolo e lo divertono: è la moda degli amori, delle adorazioni sceniche. La depravazione e la sazietà conducono gl'istinti sensuali alla crudeltà e allo scandalo.
      La corruzione imperiale conduceva Ippia a fuggire con Sergio Gladiatore che non era giovane, non era bello, aveva sulla fronte una natta, era mezzo storpiato dalle ferite.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Stato Ippia Sergio Gladiatore