) da parecchi Ebrei. Piú tardi ancora, i corridori bipedi si mutarono in corridori quadrupedi, e rimasero a carico del Ghetto gli otto palii (velluti fini di varii colori in pezza) degli otto giorni del carnevale.
Il primo giorno del carnevale si fa in Campidoglio una funzione che merita d'essere conosciuta. Il Senato s'aduna col Senatore (riduzione in stile geografico da seicento ad uno, dell'antico Senato) seduto sul suo trono; ed a lui si presenta in ginocchio il Rabbino e la deputazione di Ghetto, portando un indirizzo con ampie ed umilissime dichiarazioni di devozione e sudditanza del popolo eletto al Senato romano. Data lettura dell'indirizzo, il Senatore fa col piede l'atto d'allungare un calcio al Rabbino, che si ritira pieno di gratitudine, com'è naturale!(22)
I divertimenti del Carnevale sono noti a tutti: ma le guide de' viaggiatori si scordano il meglio. Cercherò supplire.
L'uti libertate decembris degli antichi (che i moderni dal decembre portarono al febbraio) è segno a tutti i desideri, a tutti i progetti, a tutte le combriccole formate durante il resto dell'anno.
Mi spiego.
Chi desidera scoprire un segreto, sciogliere od annodare un intrigo, domandare una spiegazione, far una dichiarazione, ecc., e non trova tempo né luogo nelle condizioni ordinarie della vita, fa i suoi calcoli sul Carnevale.
La consuetudine in quell'epoca accorda al sesso, cui si unisce quell'ipocrita aggettivo di debole, una libertà ed un'indipendenza assoluta. Le dico io, che a stare a Roma in quei giorni, si vede se è debole.
Le donne, le amiche si riuniscono fra loro, e non vogliono né assitenti né sorveglianti. Non parlo de' mariti, nemmeno a nominarli; ma neppur gli amanti.
I primi si rassegnano completamente; e ne ho visti buttarsi sul letto nelle ore del corso, e passarle dormendo.
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