Si combinò che in quell'attimo, per giuoco del respiro, i polmoni fossero vuoti. Il pugnale passò fra essi, fu una ferita semplice: in poco tempo si trovò sano come prima.
Data la pena di morte, a Montanari non fu fatto torto.
Ma non potei in quel fatto non esser colpito dalla barbara inconseguenza alla quale l'autorità temporale può spingere l'autorità religiosa. Nessuno dei due si volle confessare. Giunsero in piazza a mezza mattina, e vennero posti in una cappella improvvisata nella casa accanto alla porta del Popolo; casa che serví poi all'esposizione di pittura. Sino verso sera stettero loro intorno preti, e credo anche monsignori e cardinali per indurli a ricevere i sacramenti. Tutto fu inutile; venne l'ordine che s'eseguisse la sentenza, e morirono.
Secondo la fede cattolica, quali conseguenze dovette avere una simil fine? E da un altro lato se quel giorno il loro cuore rimaneva chiuso al sentimento religioso, chi ci dice che non s'aprisse un giorno dopo? Iddio avrebbe conceduto il tempo a costoro; non era ne' suoi disegni precipitare quelle anime nel luogo dove il dogma cattolico vede morta ogni speranza di perdono; ed era il Papa, il quale correggendo la divina clemenza, li gettava inesorabilmente nell'abisso de' reprobi!
Se qualche cosa potesse far impressione sugli uomini di partito, sembra che casi simili non dovrebbero passare inosservati; sembra che dovrebbero svegliare negli interessati almeno il dubbio che qualche cosa vi fosse da modificare nel complicato meccanismo della Chiesa romana. Ma la negazione della verità conosciuta è stata sempre una delle armi piú famigliari all'egoismo, e non è sperabile che esso la voglia gettare oggi per farci piacere. Però tiriamo avanti.
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