Pagina (548/890)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Finito il pranzo, l'Imperatore nell'uscire vidde in terra accanto ad un posto delle tavole inferiori un gran mucchio d'ossa di cervi, cignali ed altre selvaggine; e domandando, chi fra' suoi ospiti aveva tanto divorato, nessuno seppe rispondergli, se non che gli venne riferito che un incognito, miles fortissimus all'aspetto, nel mangiare stritolava co' denti le ossa come nulla: - sicut cannabina stipula confringebat - ed aveva fatta quella catasta.
      Carlo Magno non era tenuto un balordo da' suoi quasi contemporanei, quale lo tennero poi i romanzieri italiani. Dice il cronista che tosto s'addiede, e disse: "Costui non è altri che Adalgiso,"- e comandò ad un de' suoi che ne corresse in traccia; e toltosi i braccialetti d'oro, gl'impose di consegnarglieli invitandolo a ritornare a lui. Il messo lo trovò, che già entrato in un navicello sul Ticino, appena s'era scostato dalla riva. Lo chiamò, e fattogli l'invito del re, gli mostrava i braccialetti, dicendogli si accostasse alla riva per prenderli, se pure negasse seguirlo presso Carlo. Adalgiso s'accostava, e colui, posti i braccialetti sulla punta della lancia, glieli porgeva. Questo modo di presentar regali non andò a genio al giovane. Prese la sua corazza, se la gettò sul tergo, e tolti anch'esso dalle braccia i propri braccialetti, anch'esso li porgeva al messo sulla punta della sua lancia, dicendo: Si in dolo mihi dona regis porrigis, ecce et ego mea dona in lancea tibi do! - Il servo si conobbe scoperto, prese i braccialetti d'Adalgiso, e li recò a Carlo: il quale se li volle mettere, ma gli corsero sino alla spalla; onde disse: Non mirum si Adalgisus maximas habeat vires.
      Ora dunque analizziamo. Quando la storia dignitosa mi dice, che Carlo scese in aiuto del Papa, vinse alla Chiusa, prese Pavia, distrusse il regno de' Longobardi, mi narra una serie di fatti che somigliano a tutti gli altri dello stesso genere, e che potrebbero essere accaduti prima o dopo, o in altri paesi, né mi lasciano nella mente nessuna speciale impressione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Imperatore Magno Adalgiso Ticino Carlo Adalgiso Carlo Adalgisus Carlo Papa Chiusa Pavia Longobardi Adalgiso