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      Per quanto non fosse nelle idee del defunto e neppur nelle nostre il volere sfarzi di funerali, pure chi mai può vedere portare in terra il corpo d'una persona cara, senza sentire un desiderio naturale di vederle fatto un poco d'onore? Venne dunque quella trista e ripugnante discussione colla parrocchia per la tariffa, che regola le minime circostanze del mortorio. Bisognò sentirsi interrogare, sentirsi enumerare i prezzi; e tanto per le campane, tanto per le candele, e per la coperta della bara semplice, e per quella colle trine d'argento.... e tutto ciò coll'evidente studio di speculare sulla noncuranza e l'arrendevolezza di chi ha in cuore ben altri pensieri, per ricavar guadagni de' quali arrossirebbe un usuraio.
      L'onore che rendiamo alla memoria de' nostri morti, l'amore cosí puro d'egoismo che sentiamo ancora per loro, parte dalle fibre piú sensibili del nostro cuore, e nessun popolo in nessuna dell'epoche conosciute si mostrò mai indifferente a tali sentimenti. E noi cosí civili, in momenti di tanto strazio, s'ha ad avere lacerato il cuore dall'ugne di quegli uccelli di rapina? Fra le cento riforme che dovrà incontrare il culto cattolico, conti anche quella de' funerali. Essi per ora sono una sua vergogna.
      Mio fratello ed io, dopo qualche tempo conceduto al lutto comune, ritornammo a Torino. Vi passai l'inverno in una tristezza che non oso paragonare a quell'altra in che caddi per i casi di Roma: mi sembrerebbe irriverenza ad una troppo piú veneranda memoria. Ma posso dire bensí che il mio presente dolore ebbe conseguenze morali, state, per cosí dire, già iniziate da quell'altro, e che questo ridusse a forme piú decise e durevoli l'afflizione che i piú tengono un anatema, è invece una benedizione di Dio!


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





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