Certo il Governo straniero e dispotico fa sempre l'ufficio suo: e si vedrà qualche anno di Governo libero ed indipendente quali effetti sapranno produrre sulle città italiane: ma insomma neppure i Tedeschi non poterono riuscire a ridurre a troppo mali termini la Lombardia. Nel momento del mio arrivo, le mutazioni accadute in Francia, la guerra d'indipendenza della Polonia, i moti dello Stato papale, faceano scorrere il sangue piú rapido nelle vene di tutti. Le arti, le lettere, le industrie, l'intera società partecipava a questo aumento di vitalità, la fibra molle del paese si tendeva, si temprava: si respirava meglio, tutti erano piú operosi, piú volenterosi in ogni cosa. Quest'eccitamento cadde poi di nuovo gradatamente, a misura che in Francia si consolidavano gli Orléans; che il loro Governo lasciava cadere in mano ai Tedeschi ed al Papa quegl'Italiani che s'erano potuti illudere per l'occupazione d'Ancona; e che la Polonia, parte per colpa propria, ma molto piú per colpa d'altri, si sentiva annunziare dalla tribuna francese che l'ordine regnava a Varsavia. La popolazione lombarda ricorreva allora alla sua vecchia consolazione del mangiare e bere e divertirsi; e non rimase in piedi se non il meccanismo delle società segrete e della Giovine Italia, alla quale, essendo giovine, non si poteva chiedere d'aver giudizio, e certo n'ebbe pochissimo.
Le lunghe oppressioni, col rendere la bugia ed il fingere una necessità, corrompono profondamente il carattere de' popoli. Purtroppo l'Italia n'è alla prova; purtroppo v'è nella natura italiana la tendenza a camminare sotterra, l'istinto talpa: e Dio sa quando ce ne potremo correggere! Errore e colpa anche sotto le tirannidi straniere: ma errore, colpa ed assurdità sotto un Governo libero come il nostro.
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