- Rinfresco a Prato. Trovai quel caro abate Arcangeli, che mi fece vedere il collegio Cicognini: bell'edifizio gesuitico, cioè grande, arioso, comodo, ben fabbricato. Peccato, i gesuiti si voglian impicciar in tante cose! Per architetti non c'è chi li arrivi.
Andammo a Monte Murlo. Si rade la falda della collina verso Pistoia per quattro miglia; si lascia a destra il Barone, villa di Baccio Valori: è un gran casamento a un terzo di costa. V'è una villa de' Pazzi a sinistra. Dalla catena dell'Appennino si stacca quasi un promontorio verso il piano, che rialzandosi a un tratto forma un poggetto tondo; sulla cima è Monte Murlo. Vi si sale a piedi per una cordonata assai ripida: presso la vetta è un muro ed una porta olim fortificata. Piú su, un piano con poche case ed una chiesa, circa del '300, con un portico ad architrave ed un campanile.
Il Pievano non c'era, ma c'era sua sorella, e due preti che ci diedero una colazione, Dio li benedica, che mai la migliore. Una frittata cosí né cruda né cotta, con certe fettine di presciutto tramezzo: poi a parte, altro presciutto tenero com'un latte, e poi un vin santo!... e che fichi!... Per un'ora non pensai piú né a Cosimo, né a Filippo Strozzi. La casa ove questi fu preso è quale l'ho disegnata: l'interno del cortile quadro, con una loggia che gira da tre parti: stile del Cinquecento fin alle tegole. V'è qualche pittura semigrottesca: le mura grosse cinque braccia. Non v'è cosa notabile. Un pozzo nel cortile.
La sera a Firenze e si smontò all'albergo dell'Arno. Due giorni dopo in casa Prinotti: quartiere preso per quaranta giorni a quaranta Francesconi il mese.
(*) Il mio umile diario da touriste continua ancora. Luisa, Mayer ed io vi andiamo facendo dei giri e delle osservazioni in Firenze.
| |
Prato Arcangeli Cicognini Monte Murlo Pistoia Barone Baccio Valori Pazzi Appennino Monte Murlo Pievano Dio Cosimo Filippo Strozzi Cinquecento Firenze Arno Prinotti Francesconi Mayer Firenze Luisa
|