E son sicuro che la mia faccia era allora assai meno tollerabile del solito. Giustizia vuole che io dica che in meno di cinque minuti avevo già preso la sola determinazione possibile e ragionevole: quella di bruciar il biglietto, andarmene, e non tornar piú che a sera. Detto fatto.
(*) La sera seppi che l'omo del fazzoletto aveva fatto la sentinella fino al tocco e mezzo: quindi se n'era andato anch'egli alle sue faccende.
(*) Passai alcuni giorni visitando studi non ancora da me visti; tra gli altri quello di un Francese, cosí detto Prix de Rome, valentissimo e imaginoso artista, che poi è salito in celebrità in Francia: il Couture. Questi mi fece conoscere altri suoi compaesani: in generale sembravano gente educata, e mi godevo assai in loro compagnia le prime volte: in seguito poi c'era qualche cosa da dire; ma non importa, l'educazione è per me il perno d'ogni macchina e d'ogni edifizio.
(*) Eran passati sei o sette giorni dall'avventura del viglietto: ed una sera rientravo un po' stanco ma tranquillo. Trovai un altro viglietto sul mio tavolino da notte. Questo diceva cosí: "Signor Massimo! Trovatevi questa notte alle ore due e mezzo nella piazza di San Lorenzo in Lucina, meno che abbiate paura: qualcuno che vi vuol bene, vi avvertirà del grave pericolo che correte per causa d'uno che vi vuol male." Questo biglietto dapprima mi seccò, poi m'irritò. Quindi l'abbrucciai come l'altro; quindi a pensare chi poteva voler vendetta su di me: quindi a fremere per quell'"a meno che abbiate paura." Il fatto è, che la deplorabile mia vecchia smania di metter dappertutto la fregola della antica cavalleria spagnola, mi fece rinunziare al programma sí semplice e piano di coricarmi nel mio letto: ed un altro fatto è, che alle ore due e mezzo, ero nella indicata piazza in sentinella.
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