Pagina (652/890)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Qui gli narrai in disteso del disgusto degli assennati e degli onesti delle scioccherie e birberíe mazziniane; della proposta che m'era stata fatta di mettermi all'opera in qualche modo, e cercar di imprimere all'azione de' popoli un miglior indirizzo: del mio viaggio: della disposizione ottima che avevo trovata negli animi, salvo poche eccezioni; e seguitai cosí:
      - Maestà, io non fui mai di nessuna società segreta, non ebbi mai mano né in combriccole, né in congiure; ma siccome ho passata infanzia e gioventú sempre or qua or là in Italia, e tutti mi conoscono e sanno che non sono una spia, e perciò nessuno diffida di me, cosí ho sempre saputo tutto come fossi stato un settario: ed anche ora mi dicono tutto, e credo poterle assicurare, senza timor d'ingannarmi, che i piú riconoscono la poca assennatezza de' fatti accaduti sin qui, e desiderano mettersi per una via nuova. Tutti si son persuasi che senza forza non si fa nulla; che forza in Italia non è che in Piemonte: e che tuttavia, neppur su questa non è da far nessuno assegnamento, finché dura l'Europa tranquilla ne' suoi ordini presenti. Queste sono idee savie, e che danno segno d'un vero progresso nel giudizio politico. V. M. mi dirà: "Quanto dureranno?" Confesso anch'io che su questo non v'è sicurezza. Credo che sugli uomini ora influenti in quei paesi, io possa dire d'avere molta influenza pel momento. Son riuscito a persuaderne la maggior parte; ma il moto di Rimini, scoppiato due settimane dopo che avevo lasciato la Romagna, è una prova che non tutti erano persuasi: o che se erano persuasi i capi, non lo erano gli uomini in second'ordine. In una simile gerarchia, dove la disciplina non obbliga e dipende unicamente dalla fiducia, l'ubbidienza è sempre casuale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





Italia Italia Piemonte Europa Confesso Rimini Romagna Credo