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      E poi entrano di mezzo passioni, interessi di molti generi, che talvolta determinano movimenti non generalmente approvati; e finalmente bisogna tener conto delle tristi condizioni che pesano su quelle popolazioni; dove venendo dall'alto l'arbitrio, la violenza, la corruzione, l'inganno, il sospetto, ecc. è naturale che dal basso gli si opponga il sistema medesimo: dove essendo generale il mal essere materiale e morale, senza un solo mezzo ammesso d'ottener nulla di meglio, non si può prevedere fino a qual punto, o fino a qual giorno, la prudenza e la ragione potranno servir di freno alla disperazione ed al furore. Chi soffre è il solo giudice della gran questione del non poterne piú. Gli uomini son cosí fatti; e la politica saggia e previdente deve partire dallo stato reale delle cose, e accettarlo, se non vuol andar fuor di strada.
      Per questo appunto, per cercare di far nuovo argine con un'idea nuova all'irrompere di tali disperazioni, ho girato parlato come le dico: e qualche frutto, malgrado il caso di Rimini, credo averlo cavato. Ora la Maestà Vostra mi dirà, se approva o disapprova quel che ho fatto e quello che ho detto.
      Tacqui ed aspettai la risposta, che la fisonomia del Re mi prometteva non acerba; ma che, quanto all'importante, m'immaginavo dovesse essere un ibis redibis, da saperne dopo tanto come prima. Invece, senza punto dubitare, né sfuggire il mio sguardo, ma fissando invece i suoi occhi ne' miei, Carlo Alberto disse tranquillo, ma risoluto:
      - Faccia sapere a que' Signori che stiano in quiete e non si muovano, non essendovi per ora nulla da fare; ma che siano certi, che, presentandosi l'occasione, la mia vita, la vita de' miei figli, le mie arrni, i miei tesori, il mio esercito, tutto sarà speso per la causa italiana.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





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