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      Ardengo si volse col viso interrogante di chi ignora e desidera sapere.
      - Tu ci vieni cosí di rado alla grancia, che neppur l'avrai intesa questa novella - disse il monaco. - Ora te la racconto io, che ci avrai gusto. Quel brutto eretico scomunicato di Pregiovanni che serve la chiesetta qui verso Melzo... la Madonna dell'Olmo, vorrebbe invece esser investito da sire Azzone della cappella di Sant'Arialdo in Noceta, che è piú ricca d'assai: e certo, a tenersi com'egli fa madonna Otta, e far le spese a lei e tre figliuoli, voglion essere terzuoli e non parole(52). V'è a Como un povero prete, in borgo Sant'Agostino, che se non è un santo quello, non ci son piú santi in terra, e quel poco che guadagna... la messa e nient'altro!... un danaio al giorno!...(53) lo dà alla madre vecchia per tenerla viva, ed egli campa, per lo piú, di qualche tozzo che va accattando. Costui ha pensato di farsi avanti anch'esso, e cercar d'aver quel benefizio, e chi ci guadagnerebbe sarebbero i poveri, se l'ottenesse. Ma sí, aspetta che Azzone lo dia ad un povero prete di Como, invece di darlo ad uno che è de' grandi di Brescia!...(54) E poi questi gli ha offerto, per quanto ho inteso, un quinto dell'entrata a vita sua; e l'altro non farebbe simonia per salvare il mondo.
      Questo poveraccio, che si chiama prete Lanterio, un uomo sui trent'anni piú o meno, se n'è partito da Como saranno venti giorni per venirsene a Milano e presentarsi a sire Azzone: Pregiovanni l'ha saputo e l'ha aspettato con due de' suoi bifolchi nel bosco di Celano e gli ha fatto spolverar le spalle ben bene col bastone, prima; poi gli ha detto che se era tanto ardito di muover mai parola su quel benefizio, facesse conto di aver già avuto l'olio santo: e a quel poverello disgraziato è toccato voltar addietro, malconcio e doloroso com'era, e riprender la via di Como.


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Racconti leggende e ricordi della vita italiana
(1856-1857)
di Massimo d'Azeglio
pagine 890

   





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