Trovava piú del solito affollate le vie, sospesi i lavori delle botteghe, ove alcuni forbivano e mettevano in assetto le armature: altri, ed erano i piú, stavano sulle porte in cerchielli co' grembiuli attorcigliati alla vita e le braccia nude intrecciate, parlando e discutendo tra loro. La campana dell'Arengo suonava intanto a distesa; si vedevan girare gli ufficiali detti settimanari(67) ed andar d'uscio in uscio, e molti uscir dalle case, onde per la crescente calca riusciva sempre piú difficile allo schiavo spinger innanzi la mula. Dovette, alla fine, scansarla lungo il muro e fermarsi, vedendosi venir di contro una numerosa cavalcata, innanzi alla quale s'andava aprendo lentamente la moltitudine. Cavalcavano primi due cardinali, vestiti di roboni scarlatti, coperto il capo co' larghi cappelli a fiocchi, che ora vediam soltanto negli stemmi, dipinti o scolpiti, e seduti su due palafreni tutti guerniti di coiame rosso rabescato d'oro, e li seguiva una sessantina d'uomini, innanzi cogli anni la maggior parte, in abito scuro e dimesso, co' volti e gli sguardi bassi ed afflitti, e sembrava dolorosamente soffrissero d'attraversare tanto lentamente quella turba ed esserne piú che curiosamente guardati. Pochi militi a cavallo ed alcuni fanti chiudevano la cavalcata: altrettanti le camminavano ai lati, per far scansare la gente e tenerla in rispetto, e dal contegno del popolo non sembrava inutile questa precauzione.
Ai cardinali, che avevan intorno la loro famiglia, parte a piedi, parte a cavallo, dai piú si faceva riverenza, ed essi vi corrispondevano dando benedizioni colla mano: ma, passati questi, sorgeva contro i susseguenti un bisbiglio ostile, nel quale tratto tratto spiccavano parole di scherno, motteggi e villanie piú distinte; né mancava qualche monello che buttasse a que' vecchi bucce di frutta ed altre immondezze; e sarebbe accaduto forse di peggio, se i lancioni de' fanti non avessero insegnata un po' di creanza.
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Arengo
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