Fuori la Porta Romana era l'ospedale de' lebbrosi, detto de' Malsani, dedicato a San Lazzaro. Conobbe Azzone che se si fosse potuto condurvi il mercatante, il luogo era assai a proposito pel suo disegno. Chiamato Frastrado, gli diede i connotati dell'uomo, che dovea venire a Milano, per la via di Cassano, gli ordinò d'accompagnarsi seco e procurare che andasse a scavalcare dov'egli voleva e gli suggerí insieme il modo d'indurvelo. Entrando in Milano doveva alla porta pagar la curtadia(80); se in vece s'alloggiava a San Lazzaro, v'andava per una via esterna (detta oggi di circonvallazione) e per la medesima, partendo l'indomani, riuscirebbe a porta Ticinese, sulla strada di Pavia. Era naturale che i Pavesi fossero impazienti di vederlo giungere e perciò non volesse trattenersi in Milano, se non quanto era necessario per lasciar riposare i suoi muli.
Date allo scudiere queste istruzioni, senza metterlo, però, a parte dello scopo principale al quale eran dirette, e provveduto cosí a ciò che piú gl'importava, volse il pensiero ad Ardengo. Quanto piú avea dovuto far forza a se stesso per non uscir da' termini seco, tanto maggiore provava il bisogno di dare sfogo all'ira, potendolo far ora senza compromettere la sua dignità. Chiamò Malgirone il falconiere, che insieme aveva la sopraintendcnza della masnata. Nato nell'Alpi del Tirolo, era costui uno di quegli uomini pei quali il far male agli altri è piú sovente fine anziché mezzo: astuto, destro, simulatore grandissimo, avea saputo cosí ben maneggiarsi che di schiavo era divenuto aldio e poi falconiere. Nell'arte dell'uccellare non aveva il suo pari, e niuno sapeva quanto lui ammaestrare un falcone, rimettergli le penne perdute, o racconciargli le rotte, e per questo era dal padrone tenuto in gran conto.
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