Ma quale de' nostri lettori (salvo quelli che vi si son dedicati per studi speciali) e, tanto piú quale delle nostre lettrici saprà del XII secolo oltre quello che ne dice qualche magro compendio di storia?(81) Chi mai, per effetto soltanto di colta educazione, si trova già al corrente delle condizioni della società d'allora ed ha un'idea chiara de' capitani, de' militi e del popolo; de' liberi, degli aldi e degli schiavi; de' vescovi, del clero e de' regolari; e, finalmente, delle opinioni, degli usi, delle fogge e de' costumi di quell'età, in cui i pochi che scrivevano storie parlavano de' papi, degl'imperatori, de' principi, e del resto dell'uman genere non stimavano necessario l'incaricarsene?
Ci pareva, dunque, necessario prima d'ogni altra cosa dar una qualche idea del tempo nel quale accaddero i fatti che ci accingevamo a narrare: e con questa mira trasportando il lettore sugli infimi gradini della scala sociale e facendogliela salire uno ad uno, abbiam dovuto fissar la sua attenzione su casi poco importanti e di debole interesse, ma che servissero a dipingere il tempo e gli dicessero in qual paese egli si trovasse.
Se vi fossimo riusciti, se fra le notizie che abbiamo sparse sin qui nel nostro racconto ve ne fosse qualcuna che il lettore ignorasse pensi che ha pur avuto qualche compenso della sofferta noia e non ce ne voglia sapere il malgrado, considerando ancora che molta maggior noia e fatica sono costate cotali notizie a chi le ha dovuto raccorre.
Questa breve apologia, che servirà forse per le cose da dirsi, quanto per le già dette, l'abbiam voluta far ora, trovandoci giunti al punto ove la nostra storia sta per allargarsi oltre gli angusti confini tra' quali s'è fin ora ristretta.
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