Conosco in tal modo quali mi sono affezionati e quali no. Anzi per far poche parole vi dirò che ho forti dubbi su quel granatiere della mia guardia che qui poc'anzi stava in sentinella.
SWENBERG. Sopra Edwardo Fort? Questo però è il miglior soldato del mio reggimento: quali dubbi vi possono essere sopra di esso? Si è distinto nell'ultima campagna.
FEDERICO. Lo so, è un buon soldato, lo amo, e voglio fare la sua fortuna se si regola a dovere: ma è necessario correggerlo se manca: non dico perderlo. O sono in un grande errore o egli ha qualche intrigo ne' contorni; e quella donna che ho veduta... chi sa...
SWENBERG. Se questo fosse; che avesse ardito introdurre di notte persona chiunque nel campo, avrebbe commesso un delitto bastante per cancellare ogni suo merito anteriore. Permettete, sire, che da lui stesso... (volendo partire.)
FEDERICO. Piano, piano, non tanta furia. V'ho detto una volta che siete giovine ed ora ve lo devo dir la seconda. Voi già vorreste interrogarlo, farlo confondere, e se mai fosse colpevole, pubblica essendo l'accusa, pubblica dovrebbe pure esser la pena. Questa è la falsa strada, ed egli merita che si tratti in altra maniera.
SWENBERG. Comandate dunque in qual modo...
FEDERICO. Con flemma prima di tutto. Poi, non avete voi tra i vostri soldati moltissimi che lo conoscono particolarmente? fate che per mezzo loro siate istrutto del suo segreto. Prendete questi ed altri mezzi quali piú credete opportuni, e quando sia noto il male non è difficile il trovarvi rimedio. Andiamo; aspetto nella mia tenda l'esito delle vostre ricerche.
SCENA QUARTA
(Edwardo viene a prendere il paniere portatogli da Giorgina.)
EDWARDO solo.
[EDWARDO.] Mi pareva mill'anni che se n'andassero per venire a prendere il dono della mia cara Giorgina.
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Edwardo Fort Edwardo Giorgina Giorgina
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