A questa voglio condonare la punizione, che ambedue per il vostro fallo meritereste; ma pensate però, che un'altra volta in simil caso, se tu sapessi cambiare la tua sciabola in legno, io mi sentirei capace a rimutarla in ferro, ed il miracolo sarebbe a vostro danno maggiore.
SCENA ULTIMA
GERTRUDE. Ecco Maestà la mia figlia... non voleva venire. (Spingendola.) Su via...
GIORGINA (confusa). Maestà.
FEDERICO. Avanzatevi, e non abbiate timore. Se stamane vi foste fidata di me ed aveste voi stessa eseguita la mia commissione, avreste piú presto goduta la felicità che vi ho destinata, però siete giunta in tempo. Edwardo!... Io era benissimo istrutto di quanto mi hai sempre voluto celare. I tuoi meriti anteriori mi hanno mosso a farti soltanto conoscere la facilità con cui soglio scoprire i falli de' miei soldati, senza farti provare la mia giustizia. Guai però a chi la provocasse. Fa' che ciò mai non accada. Vivi felice colla tua Giorgina e procura che sempre piú abbia ad esser contento d'aver perdonata non solo, ma in qualche maniera ricompensata la tua mancanza.
(Edwardo e Giorgina si gettano ai piedi del re e tutti gridano: VIVA IL RE).
Le autopsie
(1845-1846)
Commedia in cinque atti non da stamparsi, né da recitarsi, ma fatta per ridere un momento delle sciocchezze, miserie e mariolerie che ci attorniano.
PERSONAGGI
S. A. R. GIACOMO IV, Principe regnante, buon uomo, debole e piuttosto ciuco.
IL DUCA GIUSEPPE DA CAMPO SAN PIERO, liberale, di buon cuore, istruito, corto, non senza sale.
LA DUCHESSA ERNESTINA PRINCIPESSA DELLA MOLARA, Gesuitessa, legittimista, bizoca, ecc., galante, fresca e bella donna.
DON CARLO, loro figlio.
PADRE MELINI, Gesuita.
FRATELLO LUIGI, Converso padre compagno, fa lo scemo e capisce; fa il sordo e ci sente.
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Maestà Spingendola Giorgina Edwardo Giorgina Principe Gesuitessa Gesuita Converso Edwardo
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