La sua fisionomia prende un'espressione perversa). E dev'esser toccato a me un simile stupido!... avessi trovato un uomo! Tra noi due si moverebbe il mondo! (Guarda il pendolo.) Le cinque. Il padre Melini dovrebbe star poco... poi verrà gente... È meglio (guardandosi allo specchio) che mi rassetti ora. (Tira il cordone del campanello.)
SCENA TERZA
ROSA e DETTA.
ROSA (compare sulla porta).
DUCHESSA. Datemi quel che m'occorre, il bonnet di pizzo, un'altra colleretta, les manchettes, i guanti... Honorine non aveva detto di venir oggi a provarmi l'abito da ballo?
ROSA. Sí, signora, ma ancora non si vede.
DUCHESSA. Già al solito... Datemi quel che m'occorre e presto.
ROSA (esce).
SCENA QUARTA
DUCHESSA sola rassettandosi allo specchio.
[DUCHESSA.] E pensare che per arrivare a' miei fini ho sacrificato tutto... tutto... persino quel povero Piero... il solo al mondo che m'abbia fatto sentire di aver un cuore... e ho da trovarmi sempre tra' piedi questo sciocco che m'attraversa la strada... e poi dirmi "E il solo che piacesse ad ambedue!" - pigro marito... perfetto... Oh Piero! me lo merito... (Si fissa un momento a pensare poi si scuote risoluta.) Via... dalla tomba non c'è ritorno... Terribil pensiero non mi lascerai mai?
SCENA QUINTA
ROSA coll'occorrente, e DETTA.
DUCHESSA. Dovreste dire ad Honorine che, se s'immagina di servirmi sempre l'ultima, saprò trovare chi mi serva la prima... Doman l'altro è il ballo a corte, e non so niente ancora del mio abito... (Si guarda per profilo, e procura far gonfiar l'abito sotto la vita.) Vedete se c'è mai un abito suo che butti bene... anche questo... mi fa la vita della Ranzoni... e somigliar alla ministressa di polizia... non è lusinghiero.
ROSA. Oh vuol mettere!
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