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      Stiamo per Spagna, eh?
      Ad Ettore parve queste interrogazioni, in plurale sapessero un po' troppo di saccenteria, e rispose:
      - Che cosa facciamo? Voi, non so. Io sto per lancia col signor Prospero.
      - Eh! badate al proverbio, - disse ridendo il piemontese, - Orsin, Colonna e Frangipani, riscuoton oggi e pagano domani.
      Questo detto correva allora fra i soldati di ventura italiani, e nasceva dalla strettezza di denaro in cui si trovavan spesso i baroni della Campagna di Roma, i quali eran perciò più avidi dell'altrui, che puntuali a sborsar le paghe dei propri soldati.
      Fieramosca non era sullo scherzare in quel momento, onde non rispose nulla: tuttavia, per non parere scortese, lo domandò dell'esser suo, e perchè si fosse partito dal Valentino.
      - Oh! - rispose Grajano, - perchè colui ne vuol troppo, ed ha messa troppa carne a bollire; e se oggi o domani muore il papa, gli saranno tutti addosso, e gli faranno restituire capitale e frutti. Basta, di quel galantuomo è meglio dirne nè mal nè bene. Ora mi son accomodato qui, e son contentone che non cambierei col papa.
      Durante questo dialogo eran venuti alla tenda ove trovarono da far colazione. Com'ebbero finito, e fu sparecchiato, vennero richiamati dal duca per la risposta.
      Fu questa, com'era dovere, piena di orgoglio e di jattanza. Esser pronti i Francesi a combattere; volersi fossero non dieci ma tredici; numero tenuto infausto e scelto a presagir malanni agl'Italiani.
      Fu consegnata ai messaggieri una lettera chiusa per Consalvo, e separatamente una lista de' combattenti scelti per la parte francese.


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Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta
(Racconto)
di Massimo d'Azeglio
Borroni e Scotti
1856 pagine 322

   





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