Ognuno degl'Italiani consegnò il danaro al signor Prospero, ed i milletrecento ducati posti in un sacco furon caricati su alcuni muli, i quali avviati innanzi portavan sul campo provvisioni e masserizie che forse avrebber potuto bisognare.
Finita la colazione, tutti uniti andarono alla rôcca ove il gran capitano gli aspettava nella sala del ballo: preser commiato con poche parole e volto sereno da lui, che disse nel congedarli come gli aspettava a cena, e faceva preparare per ventisei persone, onde se i Francesi avesser dimenticato di portar con loro i danari del riscatto, non avessero ad andar a letto a digiuno. Scesero nel cortile ove erano in fila disposti i cavalli tenuti dai famigli. Montarono in sella, e a due a due s'avviarono, preceduti dalle trombe, ed accompagnati da molti amici e da una folla di curiosi.
CAPITOLO XIX.
Ad uguale distanza da Barletta e dal campo francese, dove la pianura accostandosi alle colline comincia ad elevarsi, si stende, fra certi monticelli bassi, un piano di circa trecento passi per ogni verso, formato probabilmente da qualche antica alluvione. Il terreno di minuta ghiaja e di sabbia silicea rassodato dal tempo è sgombro d'arbusti e d'erbe, ed offre alla zampa dei cavalli un andar franco e sicuro. Questo era il luogo scelto pel combattimento. Dal giorno innanzi, per cura d'uomini mandati dalle due parti, fu livellato ove era qualche ineguaglianza di terreno; fissati i limiti con un solco e con grosse pietre disposte all'intorno; ed all'ombra di grandissimi lecci che crescevano sul ciglio d'un greppo, dal quale si dominava tutto il campo, vennero situati sedili pei giudici, sotto una specie di tenda a strisce bianche e vermiglie annodata ai rami degli alberi.
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