La cagione del variar della cosa medesima è manifesta, & è anco necessaria; perche stante la historia d'Aristotile, & di Eliano, che siano due, ò piu sorti d'Alicorno; un'autor ragionerà d'una, & l'altro d'un'altra specie. Anzi un'autor medesimo scriverrà in un luogo d'una sorte, & in un'altro luogo di un'altra: & cosi segue la conclusione, che un di loro, ò ambedue dican la bugia, anzi si ha à distinguere la equivocatione, & si troverranno ambedue veri. Con la medesima distintione si accorda parimente la differenza d'alcuni moderni, che alla età nostra, ò poco innanzi hanno scritto dell'Alicorno di veduta loro, & per cosa certa. Di uno scrive Marco Polo Venetiano in Tartaria, di due il Bartema Spagnuol nella Mecca, & d'un altro il Cadamosto nel mondo nuovo, che si congiunge con l'India: come diremo piu distesamente a' suoi luoghi.
Nelle quali descritioni, se pur si ritroverà qualche diversità, dico che agevolmente si possono concordare, tuttavolta che s'habbia questa consideratione, che per avventura quegli autori non parleranno tutti quanti d'una specie. Senza che, come poi si dirà, può star molto bene, che di una specie medesima gli individui habbino qualche diversità tra di loro: si come veggiamo variarsi tutti gli altri animali, ò piu, ò meno, per varietà de' paesi, del pascolo, dell'aria, & dell'età ancora, per la quale mutano il pelo, il colore, & in qualche parte la forma. Et molto piu possan variar ne i Corni, che gli mettano, ò piu per tempo, ò piu tardi, & nel crescere variano evidentemente.
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