Corrispondente à questa historia dell'Alicorno, di Nysa, & della divotione, che quei popoli hebbero antichissimamente à Bacco, si vede una medaglia nel libro miracoloso di M. Pirro Ligorio, hoggi antiquario appresso l'Eccellentissimo Signor Duca di Ferrara, da stimarla per questa memoria sola un tesoro.
      Dove si vede un'Alicorno con le fattezze sopraddette, il quale inchina la testa, & mette'l corno nel cantharo di Bacco, con questa inscritione greca NISEON. Volendo significar con questa impresa; la divotione à Bacco, & il vanto insieme, che quei popoli si davano di haver le caccie d'un si famoso, & si bravo animale. Ne voglio qú affermar per certo, ma tengo ben per una coniettura fondata in buone ragioni, che quella medaglia fosse d'Alessandro Magno: perche ha la inscritione si Nyseon in greco, & non in Caldeo, ne Indico. Et tra gli Imperij di Grecia, & di Europa, è certo che in quelle bande non arrivorno mai altre arme, ne altro imperio, che quello di Alessandro Magno. Il quale, vinto ch'egli hebbe Dario Re de i persi, divenne formidabile à tutto l'Oriente in modo, che arriṿ felicemente fino à i termini d'Hercole à Nysa, città dell'India di là dal gange. Vidde i Bracmani, huomini (per quanto si scrive) che godano una vita felicissima, & con tutti i costumi di Humanità, di Sapientia, & di Santità, dalla Religione Christiana in poi. Ee particolarmente prese Alessandro, in gran protetione Nysa, & tutti quei popoli, appresso li quali pose altari, & fece sacrifici solennissimi à Bacco, & à Hercole.