Primieramente verissimo Alicorno, & con tutte le fattezze, che pongono Eliano, & Plinio, & il Barthema, è quello che si vede in Parigi nella Chiesa di San Dionigi: cioè che egli è ruvido, & non pulito, & che tira al nero, come quel del Cervio, lungo cinque, ò sei braccia, & diritto con certi segni, che gli si ravvolgano intorno fino alla cima, che gli danno piu bellezza. Simili à questo sono, quel che si vede in Metz in Fiandra, & un altro che si vede in Argentina in Germania, & un altro appresso al Re di Pollonia, assai ben grosso. Quel di Argentina, che si tiene nella sacrestia della Chiesa Maggiore, uno autore di là che dice haverlo havuto nelle mani, et consideratolo minutamente, scrive che è di lunghezza quanto è alto un'huomo, & poco piu grosso di quanto si puo abbracciare con una mano. È tutto sodo, & senza un punto, ò fessura alcuna, da quelle picciole linee in poi, (che habbiam detto striscie) le quali gli si aggirano intorno vagamente, fino alla punta, & grave in modo che à pena si puo stimar come un si fatto animale lo possi portare in fronte. È senza odore, & di color simile à un'avorio invecchiato, che nel pallido tira al giallo; questo riferisce costui; dove io giudico, che questo sia il verissimo corno del Monocerote, & si ha da tenere per un vero paragone di tutti gli Alicorni, senza mancamento, senza arte, & senza ripulimento alcuno. Si come io credo fossero già ripuliti quelli due preciosissimi corni, che si veggono nel tesoro di San Marco à Venetia, sendo che del tutto son somiglianti alli sopradetti, se non che anticamente, che non si sà ne come ne quando, mostra che e' fossero riformati, nel modo che hora si veggono, puliti, & lisci da alto à basso, & non rozzi, come Eliano, & i piu lo pongano: perche essendosi rasa quella prima scorza nera, & levate le striscie, che naturalmente doveano havere, restorno lisci, piu lunghi à proportione, che grossi, & del color del corno del Cervio ripulito, & pallido, non nero.