Pagina (7/118)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Sicuro, riprese quest'ultimo. E steso il braccio sul tavolino dello studio prese il "Giornale dei bambini" dove appunto c'era disegnato un bel bue. - Guarda da te, disse al bambino.
     
     
      Attilio si pose ad esaminare l'animale.
      - Ha quattro gambe, disse subito.
      - E poi?
      - E poi due corna sulla testa!
      - E poi?
      - E poi la coda!
      - E poi?
      - E poi un musone lungo lungo!
      - E poi?
      - Un orecchio e un occhio.
      - Ne ha due, come li abbiamo tu e io: ma siccome l'altro occhio e l'altro orecchio rimangono dalla parte di là, noi non possiamo vederli. Guarda me, disse il babbo, mettendosi di profilo.
      - È vero, disse Attilio. E dopo un breve silenzio, riprese: Hai detto che il bue è un animale utilissimo. Perchè? A che cosa serve?
      - Dimmi un po', nino mio: t'è mai avvenuto quando sei andato in campagna, d'imbatterti in un paio di bovi, attaccati a un carro, con una specie di grosso bastone messo a traverso sul collo?
      - Li ho veduti tante volte, e so che quella specie di bastone si chiama giogo.
      - Ebbene, quei bovi andavano o tornavano dal campo. Il bue è il principale aiuto del contadino, perchè col mezzo suo lavora la terra, trasporta sul carro i concimi, le mèssi, i pietrami, il fieno e tante altre cose. Il bue è robustissimo e può sopportare, senza soffrire, i lavori più faticosi.
      - O quest'altro animale, che è quasi eguale al bove, come si chiama?
      - Si chiama vacca ed è la sua femmina. Vedi, mentre il bove ha ordinariamente il pelo lucido e bianco, le vacche invece possono esser rosse, nere, brune, bianche, e anche di tutti questi colori riuniti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Attilio