Carlo prese per la mano il suo fratellino e s'avviò avanti, lieto e composto.
La mamma li seguiva, lenta. Ella non sapeva dov'era maggior pace: se nel suo cuore, o nella serenità malinconica di quel crepuscolo estivo.
1. Di dove si levano i sassolini?
2. Che cosa intendete per letto di un fiume?
3. Di dove nascono i fiumi?
4. Da quali monti nascono il Po e l'Arno?
5. Che cos'è la ghiaia?
6. In che differiscono le pietre dagli animali e dalle piante?
7. Che cosa sono i minerali?
8. Che cosa si fa col marmo?
9. Ditemi il nome di qualche pietra.
Il fratellino dell'Enrichetta.
L'Enrichetta si era levata quella mattina sul far del giorno, per andare a cogliere qualche viola nel giardino, e farne un mazzolino alla mamma. Mentre stava per scender la scala, il babbo la fermò sorridendo, la prese in collo e le disse:
- Buon giorno, Enrichettina, spicciati a venir con me dalla mamma, ti vogliamo far vedere una cosa che ti riempirà di contentezza.
- Che cosa c'è, babbo? chiese la piccina.
- C'è che il Signore ti ha fatto un regalo, un un bel regalo: nientemeno che un fratellino.
- Un fratellino? E dov'è? Su, su, portami a vederlo, te ne prego.
Il babbo aprì l'uscio della camera dove dormiva la mamma. A capo del letto c'era una donna di fuori che rifasciava un bambino.
Allora sì che piovvero le domande! Il babbo s'ingegnava di rispondervi alla meglio, e quando credè di avere appagato la curiosità dell'Enrichetta, questa gli domandò di punto in bianco:
- Babbo, chi è quella donna? Perchè abballotta così il mio fratellino?
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Arno Ditemi Enrichetta Enrichetta Enrichettina Enrichetta
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