Trovato il luogo adattato, che noi chiamiamo alveare, le api si mettono subito al lavoro: cominciano a ripulirlo da ogni immondizia e quindi, con una materia che esse stesse fabbricano, turano ogni buco, ogni apertura, lasciandone una sola per l'entrata e per l'uscita. Nell'interno della loro casina o alveare, costruiscono quindi un numero determinato di cellette a sei angoli, ossia esagone, dove ripongono il miele e la cera che esse succhiano dai fiori.
Voi tutti conoscete la cera, la quale serve a tante applicazioni di medicina, di arti e mestieri, e illumina sì splendidamente le nostre chiese e le nostre sale: avrete anche assaggiato il miele, il dolcissimo miele: ma forse non avete saputo fin qui il nome dell'industre animaletto che ci procura questi tesori, ed è tenuto meritamente come simbolo d'operosità e di previdenza.
Nè, parlando degl'insetti, sarebbe bene tacervi il nome del filugello o baco da seta, la sola farfalla veramente utile all'uomo, il quale ritrae da essa lo splendido filo di seta che, tessuto, si trasforma in quelle ammirabili stoffe che si chiamano velluto, raso, faille, moarè, ecc.
Questa farfalla è originaria di un paese molto lontano da noi, che si trova nell'Asia e si chiama Cina o China, ma ora è diffusa in tutta l'Europa. L'allevamento de' bachi da seta è sempre stato ed è tuttavia sorgente di molti guadagni in chi lo intraprende: esige però molte cure e molta pazienza.
Che ve ne pare, figliuoli, di questa lezioncina? L'avete trovata troppo lunga, troppo noiosa, troppo difficile?
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