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      Dopo la riga dei rovescini, che qui cessa, si fa una maglia, poi si stringe una prima maglia, se ne fa un'altra, poi si stringe una seconda maglia; indi se ne fa un altra e si stringe una terza maglia. Abbiamo strette tre maglie, facendone sempre una fra uno stretto e l'altro. Si compie il giro, e giunti agli stretti si passa avanti sorpassandoli d'una maglia, indi si stringe per 3 volte, facendo sempre una maglia fra uno stretto e l'altro, come al giro antecedente, e così di seguito, fino a che si hanno 9 maglie sui ferri che si stringono tutte in una volta(1).
     
     
     
      Il corredino della bambola.
     
     
      La Sofia e la Matilde non poterono, per quel giorno, andar nel giardino a saltar sulla fune. Pioveva; e quando piove, il partito più savio per una bambina è quello di starsene in casa a fare i balocchi.
      La mamma aveva messo a disposizione delle due sorelline un bel pezzo di tela, una matassa di cotone, dei ferri di calza, un uncinetto, del nastro bianco, del cordoncino, alcune striscie di stoffa e l'occorrente per cucire.
      Pensarono di fare un po' di corredino alla bambola, alla bambola nuova, che doveva patire un gran freddo nella sua vesticciuola di tarlantana rossa, a picchiolini d'oro.
      - Ci rifaremo dalla camicia, disse la Sofia. Mentre tu taglierai i gheroni e gli attaccherai al corpo, io taglierò lo sprone e le maniche.
      - Dobbiamo guarnirgliela? chiese la Matilde.
      - Sicuro. Adopreremo questo bigherino vecchio che la mamma staccò ieri dalla sua sottovita.
      - Guarda se in questo pezzetto di peloncino si potesse ricavare un paio di mutande, Sofia!


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





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