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      Come glie la fai?
      - Sgheronata e con due gale a pieghe.
      - A guaìna o col cintolo?
      - A guaìna. Siccome il davanti dev'esser liscio così, per mezzo della guaìna si portano le crespe tutte sul di dietro.
      - Benone. Il vestito glie lo taglio io. Glie lo voglio fare intero, all'imperatrice: che te ne pare?
      - Non è elegante, ma per bambine è assai conveniente. Ora i vestiti si montano sulle sottane di mussola o di cambrì. Glie lo fai liscio il vestitino?
      - No: gli faremo due gale da piedi, alcune straliciature e una gran fascia annodata sopra un fianco.
      - Benone. E io penserò al cappello. Ho qui un pezzetto di velluto verde, che messo sul fondo con un po' di garbo, farà la sua figura. Lo guarnirò con un fiocco di raso sopra colore e così avremo la bambola bell'e vestita.
     
      Bambine, mi fate il piacere di dirmi se la vostra bambola è vestita come quella della Matilde e della Sofia?
     
     
     
      Il bucato della bambola.
     
      Quella benedetta figliuola di stucco insudiciava un monte di roba, e la sua mammina era sempre a mutarla e a rimproverarla. Ma erano parole buttate al vento! La bambola aveva il vizio di star sempre in terra e d'insudiciarsi perciò le sottanine, le mutande, le calze è perfino la camicia! Aveva il vizio di armeggiar colla brace, colla cenere, con mille intrugli dai quali una bambola per bene dovrebbe star sempre lontana... Aveva il vizio... Ma a che stare ad enumerarvi tutti i vizi di questa personcina sciatta? Voi tutte, o bambine, che avete la disgrazia di possedere qualche bambola di questo genere, mi comprenderete!


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Matilde Sofia