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      Per un bucato da persone grandi, bisogna durare almeno sette o otto ore, ma per far un bucatino da bambole, un'ora basta.
      Dopo averli bolliti, la Matilde risciacquò i panni in un'altra conca piena d'acqua limpidissima, e messe da parte quelli destinati al turchinetto; quindi li strizzò, torcendoli moderatamente e li stese, dopo averli rovesciati, al sole.
      Quando furono asciutti, li prese, li rimise in casa e fece la scelta tra i panni da stirare semplicemente, come camicie, mutande, sottane, fazzoletti e grembiuli: da stirar coll'amido, come goletti, manichini, gale e trine: da ripiegare, come le coperte, le lenzuola, i canevacci, ecc.
      Che ve ne pare, bambine, della faccenda del bucato? Chi di voialtre si sentirebbe disposta a imitar la Matilde?
     
     
     
      La camera dell'Emilia.
     
      La bambina non stava nei panni dalla contentezza. - Come! diceva fra sè, io avrò una camera tutta mia, dove potrò lavorare, studiare e fare i balocchi, senza che nessuno venga a disturbarmi! Come la terrò bene la mia camerina! Già la mamma me la dà a questi patti. Appena levata, disfarò il mio letto e metterò le lenzuola e le coperte sulla finestra, affinchè prendano aria e si sciorinino! Se la finestra desse sulla strada, non starebbe bene: ma siccome è sul giardino, non c'è alcun inconveniente a scuotervi la roba. Mentre il letto è rialzato, sbatterò per bene la pedana, annaffierò e porterò fuori di camera, affinchè la donna li ripulisca, i miei stivaletti e il lume. Quando il pavimento della camera sarà prosciugato, spazzerò dopo avere smosso, ben inteso, tutte le seggiole, i panchetti e le altre bricciche che mi darebbero noia.


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Matilde Matilde Emilia