... (lo devo dire?) del sapone!
Il sughero.
Alduccio era stato buono tutta la settimana: e siccome il sabato compiva i sett'anni, la sua zia gli fece un regalino, sospirato da mesi e mesi: una vaschettina di cristallo con due pesciolini rossi.
Non è a dirsi la contentezza di Aldo: vi basti ch'ei non lasciava un minuto i suoi nuovi ospiti, e che se non fosse stato per un riguardo alle loro abitudini, se li sarebbe perfino portati a dormire con sè.
Chi non s'è provato, almeno una volta in vita sua, a buttar qualche minuzzolo di pane a quegli animaletti? Chi non s'è divertito a vederli guizzare, sparire e ritornare a galla in un minuto? Cesarino, fratello minore di Aldo, non si contentava di guardarli: avrebbe voluto anche stuzzicarli, e un giorno, colto il momento che Aldo non badava alla vaschettina, vi buttò dentro un tappo.
- Zia, esclamò Aldo impaurito, mi fai il piacere di dare uno scapaccione a Cesarino? Dà noia ai pesci!
- Che cosa è avvenuto? chiese la zia premurosamente.
- Ha buttato loro addosso un tappo..... Ma guarda! Questa è curiosa! Perchè il tappo non va a fondo?
- Perchè il tappo è di sughero, bambino mio: e il sughero resta sempre a galla.
- Che cos'è il sughero?
- Il sughero è la scorza o corteccia d'un albero, di una specie di quercie, il cui legno, come vedi, è leggerissimo.
- È certo, disse Aldo il quale pensò subito alle barchette, che il sughero, essendo legno, deve galleggiare sull'acqua. Ma come fanno gli uomini a levare il sughero dall'albero?
- Con un'ascia bene acuminata, gli operai praticano nell'albero un'incisione verticale (dall'alto in basso) avendo somma cura di non offendere una seconda corteccia verde, che si trova sotto il sughero e che più tardi, dopo dieci o quindici anni, diventerà sughero anch'essa.
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