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      Il tiranno del sonno è giunto: e il sonno, come tutti gli altri tiranni, non soffre resistenza.
      Addio balocchi, chicche, novelle e risate! Ecco i bambini bell'e addormentati: andate, ora, a proporre loro una partita di volano: raccontate loro la novella di Berlinda o offrite loro delle caramelle. Non vi odono più: non sono più padroni di fare quel che meglio piace loro! Il tiranno del sonno gli ha soggiogati.
      È una cosa molto noiosa, non è vero, quella di venir sempre dominati dai nostri bisogni, e di non poter sbarazzarcene? Aggiungete che questi nostri tiranni ci costano un occhio del capo. Se si potesse calcolare tutto il denaro che ci ha fatto spendere, dacchè siamo al mondo, il bisogno di mangiare, di bere, di vestirci, di scaldarci, di ripararci dalle intemperie, di star puliti, ci sarebbe di che restare sorpresi.
      Ah certo! Meno bisogni avremo e meglio sarà: Che dovremo dunque pensare di quelle persone, le quali non contente di dover soddisfare a tanti bisogni, ai quali non si può impor silenzio, se ne creano dei nuovi, prendendo delle abitudini dannose?
      Tale è l'abitudine del fumare. Diviene un bisogno così imperioso, che spesso vince tutti gli altri! E pertanto qual differenza fra questo bisogno e quelli che abbiamo enumerato fin qui!
      Se noi non avessimo mai fame, nè sete, nè sonno, nè voglia di far il chiasso, saremmo molto ammalati e moriremmo molto giovani. Quei tiranni, dunque, sono piuttosto dei benefattori, dei vigili custodi della nostra salute, incaricati dal buon Dio di avvertirci di quanto dobbiamo fare per conservarla.


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Lezioni e racconti per i bambini
di Ida Baccini
Edizioni Trevisini
1882 pagine 118

   





Berlinda Dio