È proprio vero che allorquando ci mettiamo a far delle sciocchezze, non si sa mai dove andiamo a finire.
Il governo vigila la cultura del tabacco, per tema che venga venduto ad altri: ha creato degl'ispettori, i quali non solo contano le piante del tabacco seminate in un campo, ma il numero delle foglie d'ogni pianta. E questi ispettori non permettono a nessuno di coltivarne senza il loro permesso: e se qualcuno trasgredisce ai regolamenti, deve subire ammende, condanne, e ogni sorta di punizioni. Ah se i coltivatori, invece del tabacco, seminassero nei loro campi del buon grano, non avrebbero a sopportare simili persecuzioni. Coltiverebbero una pianta salutare, che nutre l'uomo e non già una pianta velenosa che gli avvelena lo spirito e il corpo: e l'agricoltura, invece di impoverire, (come avviene effettivamente nelle contrade ove si coltiva il tabacco) ritornerebbe ricca e prospera per il bene di tutti.
Facciamo voti, bambini, affinchè questo non sia un bello ma inutile sogno!
Il sapone.
C'è qualcosa che sia più utile del sapone? La nettezza è certo la prima, la più importante fra le eleganze: e a chi la dobbiamo, se non al sapone? Guardate il fabbro che batte il martello sull'incudine, il legnaiuolo che sega le sue assi: il compositore che riproduce le parole d'un manoscritto con dei caratterini di metallo, tinti d'inchiostro.: tutti questi bravi operai hanno il viso e le mani annerite: il fumo, la polvere hanno macchiato i loro abiti e la loro biancheria: e se gli utili lavori ai quali si dedicano non ce li facessero cari, ci parrebbero molto brutti.
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