Voi avete un dovere, un destino severo, ma magnifico; avete tutto da fare in materia di politica nazionale, avete un'opera meno da compiere che da fare o rifare tutta intiera; tutta l'opera politica della patria vostra, tutte le parti ond'ella si compone: spiegazioni del passato, esposizioni del presente, previsioni dell'avvenire, storia generale della patria, storie speciali de' diversi Stati e delle diverse etá, politica generale e politiche speciali, statistiche od inventari delle forze vive o morte della nazione, comparazione con quelle degli avversari, degli alleati, di tutti i compagni di civiltá; ed avete ad inventare per fino le forme, i mezzi, lo stile e la lingua a tutto ciò. Tutto ciò decadde ne' tre secoli, né si può imitare da modelli piú antichi, antiquati. Voi avete tutto a fare; voi siete nella piú bella condizione che sia o possa essere al mondo, per uomini giovani, forti, e bramosi di servir la patria.
Quanto alla storia in particolare, io non vorrei cadere in quel vizio o pedanteria di esagerare l'importanza di quello studio a che abbia atteso ciascuno piú specialmente. E quindi non aderirò a quel detto, che la storia non sia la gran maestra della vita pubblica agli uomini ed alle nazioni; piú gran maestra agli uni e all'altre è la pratica senza dubbio. Ma dove manchi la buona pratica (e tale è il caso nostro pur troppo), la storia è pure il miglior aiuto, il miglior fondamento che si possa avere ad una politica nazionale. Mal si fonda qualunque politica sulle piú profonde considerazioni teoriche o filosofiche, ovvero sulle stesse condizioni naturali del paese o delle schiatte.
| |
Stati
|